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Eco-sostenibilità
Il progetto Sikalindi® nasce e si sviluppa secondo un valore imprescindibile di rispetto per la natura e l’ambiente.
Il Fico d’India è una pianta che cresce e si riproduce molto velocemente, non necessita di particolari cure, poiché vive con pochissima acqua, è tenace e resistente. Piuttosto essa stessa può rappresentare una minaccia per altre specie vegetali a causa della sua velocità di riproduzione che avviene principalmente per talea, ovvero con il distacco spontaneo di alcune “pale” che cadendo sul terreno attecchiscono e danno origine ad una nuova pianta. Per tali caratteristiche è considerata di fatto una pianta infestante, e periodicamente si rende necessario effettuare degli interventi di sfoltimento e diradamento per contenerne la crescita. Da tale attività di sfoltimento e diradamento proviene la materia prima necessaria per la nostra produzione.
Il processo di estrazione della fibra, inoltre, avviene in modo ecologico senza l’impiego di prodotti inquinanti.
A garanzia della completa eco-compatibilità dei nostri elementi d’arredo, come componenti di struttura, cioè come supporti da rivestire con la fibra Sikalindi, vengono utilizzati esclusivamente pannelli in legno di pioppo o di betulla certificati PEFC (Pan-European Forest Council), ovvero da riforestazione controllata.
Per quanto riguarda la fase di verniciatura, vengono utilizzati i prodotti specifici per legno di ultima generazione ed a basso impatto ambientale, provenienti da aziende con certificazione Ambientale ISO 14001.
Attualmente è in fase di sperimentazione il trattamento della fibra Sikalindi® con bio-resine di origine vegetale. I fattori di criticità da superare, prima di poter proporre sul mercato dei prodotti affidabili trattati con queste resine, riguardano la durata nel tempo, la resistenza all’acqua ed alle alte temperature di tali nuovi ritrovati. Nel momento in cui la tecnologia metterà disposizione delle bio-resine che, sotto questi punti di vista, possano sostituire i prodotti tradizionali, saremo certamente tra i primi ad utilizzarli.
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